Escape Room D&D – OSR

Molti appassionati di Escape Room non hanno dimestichezza coi Giochi di Ruolo (Dungeons & Dragons è il gioco di ruolo per antonomasia, ma non è il solo!) e viceversa (escape room D&D).

La questione potrebbe non sorprendere se non fosse che tra i due mondi (escape room D&D) ci sono più legami di quanti non ci si aspetti, specialmente quando si confrontano le Escape con lo stile di gioco Old School (che ora sta tornando in auge grazie al movimento Old School Renaissance).

Cerchiamo di vedere quindi i punti di contatto tra questi due passatempi, cercando di conoscere meglio entrambi.

escape room dd 1

Lavoro di Squadra nelle escape room e D&D

In entrambi i casi abbiamo un hobby (o un hobbit) di gruppo. Si gioca insieme agli amici, si collabora per superare le sfide e ci si diverte assieme.

Questo vale sia per le Escape Room sia per Dungeons & Dragons. Per cui sì, se i vostri amici tornano dalla sessione di D&D (o di una Escape Room), non chiedete loro “chi ha vinto?”. Ormai anche se siete “boomer” non avete più scusanti e dovreste saperlo: è un gioco collaborativo.

L’unica differenza da questo punto di vista è che nei giochi di ruolo (di norma) uno dei partecipanti copre il ruolo di “arbitro” e “narratore” (chiamato comunemente Master), il quale, appunto, descrive le scene, gestisce i personaggi che non appartengono ai giocatori e risolve le questione regolistiche.

Invece in una Escape Room abbiamo una persona che ci introduce alla missione, talvolta ci racconta qualcosa mano a mano che si sviluppa la vicenda e tendenzialmente controlla che non si facciano danni e fornisce suggerimenti se ci si blocca; tuttavia le sfide vere e proprie non saranno raccontate, ma ci si presenteranno fisicamente (poi se si gioca in formato digitale tutto questo avverrà tramite PC).

Poi, certo, nei giochi di ruolo classici ogni giocatore interpreta uno specifico personaggio, vale a dire un alter ego di cui gestire le azioni e di cui conosce le capacità esatte poiché scritte in parametri chiari su una scheda.

Mentre in una Escape a volte ci si cala in una parte, ma non è certo una componente fondante del gioco.

Luogo Chiuso e Isolato – Il Dungeon

Come suggerisce il nome stesso, l’Escape Room è di norma una stanza dalla quale si deve uscire, superando alcune prove.

Potrebbe essere la tomba di un faraone, una navicella spaziale in avaria o un castello infestato. Ne esistono di tutti i tipi. Col tempo si sono sviluppati approcci leggermente diversi, per cui non necessariamente si è imprigionati: l’obiettivo potrebbe essere esplorare un luogo o trovare un segreto in esso nascosto.

Uno dei topos (non è il termine spagnolo per indicare il piccolo roditore inseguito dai gatti) tipici dei giochi di ruolo Old School è il dungeon. Vale a dire una costruzione chiusa e isolata dal resto del mondo (antiche rovine, sotterranei di un castello, caverne e via dicendo) in cui gli avventurieri compiranno le loro esplorazioni, combattimenti e sfide varie.

Non sto usando i termini “chiuso e isolato” a caso. In entrambi i casi si utilizza (a grandi linee) lo stesso criterio della Fisica: si eliminano le interazioni sgradite per potersi concentrare sui particolari che ci interessano.

In D&D si volevano sviscerare i combattimenti e le esplorazioni, tralasciando complicate relazioni sociali, interazioni con gruppi di persone e così via (questo, ripeto, valeva negli anni ’80 o giù di là).

escape room d&d
Nelle Escape Room si vuole porre l’accento sugli indovinelli e le sfide mentali, facendo astrazione da tutto il resto.

Probabilmente per questo per entrambi la nascita e i primi passi si sono svolti in stanze segregate e separate dall’esterno.

Indovinelli

Come accennavo prima, le Escape Room sono fondamentalmente una serie di indovinelli di vario genere, inseriti in una trama unica.

Forse vi chiederete quale dovrebbe essere il punto di contatto coi Giochi di Ruolo. Non sono forse quei giochi in cui si combatte, si picchiano i goblin e si lanciano palle di fuoco sugli orchi? Sì e no.

Nei bei tempi andati (permettete un po’ di nostalgia a questo vecchio dinosauro) si usava tantissimo alternare ai combattimenti nei sotterranei qualche indovinello. Magari una porta bloccata dalla magia poteva essere aperta solo grazie alla risoluzione di un codice cifrato; oppure per evitare una trappola misteriosa bisognava procedere in un certo modo all’interno della stanza; o ancora veniva usato un potente essere misterioso apparso dal nulla venuto a sottoporre indovinelli agli avventurieri (il grande cliché della sfinge, no?).

La pratica è un po’ caduta in disuso, causa mutamenti negli scopi fondanti del Gioco di Ruolo, ma per questa volta non vi annoierò sui dettagli. Tuttavia se trovate gruppi di giocatori non più ventenni (e magari anche over 35), potreste imbattervi in sfide di questo genere.

Cultura Nerd

Odio la parola nerd. Vuol dire tutto e niente. Però, per il significato comunemente inteso, entrambi i passatempi fanno parte della cosiddetta cultura nerd (cioè, praticamente, non sono attinenti allo sport, alle discoteche e alle droghe).

Quindi se per caso volete vantarvi di essere dei grandissimi nerd (perchè ormai è diventato un vanto, non si viene più emarginati per questo) dovreste provare entrambe le attività.

Dopo questa chiosa semi-seria, vi rimando alle conclusioni.

Conclusione

Mostro le carte: con quanto scritto miravo a convincere i fan di uno dei due passatempi a provare anche l’altro, perchè i punti di contatto ci sono e rischiate seriamente di divertivi molto.

l mio obiettivo non è certo quello di fare un confronto per decidere se siano meglio le Escape Room (o Escape Room Online) o i Giochi di Ruolo. Anche perchè la domanda non avrebbe senso, no? Dipende dai gusti!

Quindi iniziate a documentarvi!
(può provocare dipendenza, gioca con moderazione)